Vie della Bellezza

PROGETTO PROMOSSO DALLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ESPERIENZE

Il culto di San Gregorio VII a Sovana

Regione Ecclesiastica: Emilia Romagna
pubblicato il 17/12/2015

La mostra "Il culto di San Gregorio VII a Sovana" a cura del Professor Angelo Biondi con il patrocinio della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, della Società Italiana per la protezione dei Beni Culturali Onlus e della Società Reggiana di Studi Storici è stata esposta prima nel Duomo di Sovana (dal 24 maggio 2015) e successivamente a Rossena (fino al 31 ottobre 2015). Grazie alla collaborazione con l’Associazione “Matilde di Canossa”, che gestisce il Castello di Rossena, è stato infatti possibile ospitare l'esposizione nel piano nobile della Fortezza per celebrare il legame del Papa S. Gregorio VII con le terre canossane ed il 930° anniversario della sua morte nel 1085 in esilio a Salerno.
La mostra ripercorre con una serie di pannelli le tappe della devozione al Santo Pontefice, nato a Sovana probabilmente tra 1010 e 1020, e noto con il nome di Ildebrando da Soana prima di assumere quello di Gregorio VII. Le vicende secolari del culto di S. Gregorio VII nella città di Sovana e nella sua Diocesi non sono solo significative dal punto di vista locale, ma rivestono interesse storico ad un livello più alto perché si intrecciano profondamente con le forti ostilità sorte in tanti Stati dell’Europa cristiana che impedirono la propagazione del culto di S. Gregorio VII, tanto che ancora oggi sono pochissime le chiese a lui dedicate e tutte sorte poco più che nell’ultimo cinquantennio.
Il forte legame delle terre reggiane con S. Gregorio è testimoniato anche dalla presenza di un monumentale altare dedicato al grande Papa nella chiesa cittadina di Regina Pacis decorato da una bella pala marmorea di Carmela Adani, raffigurante l’assoluzione di Enrico IV da parte di Gregorio VII, inaugurata il 2 giugno 1956. La stessa pala d’altare è raffigurata nel frontespizio del volume - Gregorio VII nel Reggiano “… e fu Canossa la nuova Roma” - di Ugo Bellocchi e Lino Lionello Ghirardini, studiosi delle vicende matildiche e canossiane.